Chi sono secondo te le coccinelle negli scout?

mercoledì 7 settembre 2016

Il piacere di trasmettere

7 settembre 2016


Finite le vacanze estive, si ritorna alla vita normale, ricomincia la scuola, il lavoro, l'attività sportiva. Tutto sembra sempre la solita routine, ma, circa verso la metà di ottobre ricomincia anche un'altra cosa, ovviamente sto parlando degli scout!!!! L'apertura è sempre un momento di festa, tutto il gruppo si riunisce, si fa il quadrato per aprire l'anno di attività e dopo si fanno i cosiddetti "passaggi", ovvero i bambini che hanno frequentato il quarto anno all'L/C (11 anni) passano all'E/G, i ragazzi che hanno frequentato il quarto anno in E/G (15 anni) passano al noviziato e i ragazzi che hanno frequentato l'anno di noviziato (è solamente uno) passano in clan in cui staranno per circa altri 4 anni (17-21 anni). All'inizio dell'anno c'è sempre una cosa che mi emoziona parecchio, cioè nelle prime riunioni i bambini del primo anno (8 anni) iniziano a scoprire e ad entrare in questo mondo, non sanno cosa aspettarsi perchè non conoscono nulla. Quando noi capi facciamo la classica scenetta introduttiva alla prima riunione per mostrare loro i personaggi che rappresentiamo (es. Arcanda) è emozionante vedere questi piccolini tutti seduti con le faccine meravigliate che guardano in su. Al giorno d'oggi i bambini sono abituati a stare davanti alla tv, davanti ai videogiochi e anche se è brutto dirlo, sono abituati a stare in silenzio a guardare la mestra a scuola che spiega. Non sono abituati a vedere qualcuno di travestito che fa ridere e gli spiega un gioco in cui loro saranno i protagonisti attivi. Vedi in loro la voglia di conoscenza, e tu provi una soddisfazione immensa nel cercare di trasmettergli quello che sai. Noi capi non riceviamo una ricompensa per il nostro servizio, si sa fare lo scout è un volontariato, ma fidatevi se vi dico che non si sente la mancanza perchè la ricompensa più grande te la danno già i bambini quando ti ringraziano per le bellissime attività fatte la mattina e quando ti dicono che sei il miglior capo al mondo!


Bibi


Io e altri due capi, travestite da scienziate
durante una riunione L/C

TOTEM TOTEM

7 settembre 2016


C'è un momento nel tuo percorso scout che aspetti con ansia, quello che non vedi l'ora di fare, quello che però ti mette anche paura perchè non sai cosa aspettarti, quello che viene nominato da tutti ma di cui nessuno ti parla, ecco, quel momento è il TOTEM! Durante il terzo anno in E/G di solito in campeggio, i capi di notte (non sempre dipende dai gruppi scout) ti vengono a prendere mentre dormi in tenda, ti portano fuori solitamente scalzo e ti fanno fare delle prove (non posso dire di più ahahah), al termine delle quali, riceverai il tuo nome di totem. Questa è una tradizione sempre esista agli scout, tutti hanno il proprio nome e tutti lo portano con orgoglio. I ragazzi più piccoli, non dovrebbero sapere nemmeno dell'esistenza di questa cosa ma ovviamente non è così. Quando io entrai il primo anno alle guide non vedevo l'ora di farlo. Arrivata al terzo anno in campeggio non stavo più nella pelle, ovviamente è un'esperienza che non vorrei ripetere, diciamo che basta una volta nella vita! Dopo essere stata svegliata bendata e portata fuori dalla tenda, ho dovuto superare alcune "sfide", alla fine i miei capi mi hanno sbendata e mi sono trovata davanti il mio capo unità che mi consegnava un'oggetto (ogni anno è diverso) che va attaccato al fazzolettone con su scritto il proprio nome di totem. Il nome non viene scelto a caso, anzi è pensato e rispecchia perfettamente il carattere e a volte l'aspetto esteriore della persona che lo dovrà portare. Il giorno seguente al risveglio di tutti i ragazzi al campo, ti sentivi grande per la notte appena passata e quando tutti venivano a chiederti com' era stato, tu dovevi fare finta di niente e dire:" non posso dire nulla, mi dispiace". Ecco questa cosa da ragazzino ti faceva sentire il re del mondo!

Bibi
(Civetta Ciarliera)


Il mio nome di totem (CIVETTA CIARLIERA)
scritto su un pezzo di legno intagliato dai capi



lunedì 5 settembre 2016

I fazzolettoni di tutti i colori

5 settembre 2016

Se chiedete a qualsiasi scout del mondo qual è l'oggetto più significativo per uno scout, tutti risponderanno che è il proprio fazzolettone. Le persone "extra scout" lo vedono come un fazzoletto, un foulard, una bandana, lo deridono e non gli danno significato. Per me invece è l'oggetto che mi rappresenta di più, sono la prima io a dire che l'uniforme scout è scomoda e non vorrei metterla, eccezione a parte per il fazzolettone. Si riceva la prima volta che fai la promessa all'interno di un gruppo, ad esempio io l'ho ricevuto alle coccinelle. Saltano all'occhio subito i fazzolettoni che hanno più anni di vita perchè sono scoloriti, rotti, scuciti, ma sono anche quelli che hanno vissuto emozioni ed esperienze più forti. Quando ci sono eventi nazionali o comunque regionali degli scout la cosa più identificativa è il fazzolettone, ognuno si riconosce per quello e per i colori diversi che ha. Ogni gruppo infatti ha il proprio colore, può averne uno solo o di più, può essere a righe o anche no, insomma ce ne sono di tutti i tipi! La frase tipica detta a questi eventi è ad esempio:" Quella è del Montemerlo1 perchè ha il fazzolettone azzurro e bianco". Durante il mio primo campo clan (nel 2013) eravamo a Kandersteg, in un centro scout in cui arrivavano ragazzi da tutte le parti del mondo. Era tradizione li durante una specie di festa che si faceva ogni giorno feriale verso le 6 di sera (come una sorta di aperitivo-party) scambiarsi il fazzolettone. Una sera a Kandersteg venne fatta una sorta di festa e mentre tutti ballavamo e cantavamo, abbiamo deciso di scambiare il nostro fazzolettone anche noi. Devo ammetterlo è stato molto difficile per me dare via il mio primo fazzolettone, me lo avevano dato alla promessa il primo anno di coccinelle, ma sapevo che se non facevo questa cosa dopo me ne sarei pentita. Alcuni ragazzi del mio gruppo l'hanno scambiato con delle spagnole, altre ragazze invece con degli inglesi e americani, e io con un ragazzo olandese con cui avevamo fatto amicizia già il giorno prima. E' stata un'esperienza unica, tornando a casa ognuno con un fazzolettone diverso pensavamo a quanto bello era stato conoscersi, scambiarsi la cosa più importante, rappresentativa e identificativa per sè stessi e pensare che ora il nostro fazzolettone cioè una parte di noi era in un altro paese, nazione, continente.


Bibi




Io con il Fazzolettone azzurro a righe bianche del MM1
durante il campo L/C dell'anno scorso
Io con il fazzolettone rosso a righe grigie 
del ragazzo olandese a Kandersteg

sabato 3 settembre 2016

Il CDA

3 settembre 2016

Il CDA, ovvero il consiglio di Akela per i lupetti e il consiglio dell'Arcobaleno per le coccinelle è composto da un piccolo gruppo di bambini (cocci, lupi) dell'ultimo anno. Per il CDA le regole del gioco scout sono diverse, infatti loro giocano non per riuscire a conquistare le prede/impegni. Il CDA ha la funzione di preparare e inventare attività da trasmettere al proprio cerchio o branco e poi deve trasmettere le conoscenze ai più piccoli. Questi bambini che ormai sono cresciuti e dovremmo chiamare ragazzi, passeranno l'anno dopo in reparto E/G (esploratori e guide), per questo noi capi cerchiamo di trasmettere loro il senso di responsabilità, di unione, fratellanza e lavoro di squadra. Come ogni anno alla fine dei campi estivi noi capi invitiamo tutto il CDA a mangiare fuori una pizza e passare una bella serata insieme prima di lasciarli andare avanti  nel loro percorso in reparto!


Bibi